Serve assistenza?
3280396677

 Serve assistenza?
3280396677

Novità 2024 per il Reddito di Cittadinanza

Reddito di cittadinanza 2023-2024: Nuove regole e ultime novità"

Introduzione:

l Reddito di Cittadinanza è uno dei principali strumenti di sostegno economico fornito dallo Stato italiano a famiglie e individui in situazioni di difficoltà finanziaria. Con l'entrata nel nuovo anno, è importante essere informati sulle ultime novità riguardanti questa importante misura di welfare sociale. In questo articolo, scopriremo le nuove regole e le novità previste per il Reddito di Cittadinanza nel 2023 e quali cambiamenti saranno introdotti nel 2024.

Il “salario minimo” ed il “Reddito di Cittadinanza”

"Sospensione del Reddito di Cittadinanza dal 27 Luglio 2023: Un'azione prevista dalla Legge di Bilancio 2023"

Se la ‘miccia’ è stata accesa dalla discussione politica circa la possibilità di determinare un “salario minimo” che garantisse dignità di vita al lavoratore, la comunicazione (via SMS*) da parte dell’INPS a molti di coloro che beneficiano del “reddito di cittadinanza” (RdC) è stato il ‘detonatore’ che sta infiammando il mondo politico.

(*) L’INPS dà notizia della sospensione del RdC a partire da giovedì 27.Luglio.2023. La misura è stata adottata in attuazione dell’art.13 del Decreto-legge del 4.Maggio.2023, nr.48, coordinato con la Legge 3.Luglio.2023, nr.85 (legge in appresso).

Il Governo ha appena affermato che del “salario minimo” se ne parlerà a Settembre e la comunicazione dell’INPS sembra quasi un bomba-a-tempo. Ma NON è affatto così perché il tutto nasce già dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge del 29.Dicembre.2022, nr. 197) che modifica– in senso restrittivo - le regole sancite per il riconoscimento del “reddito di cittadinanza” (D.L. 28.Gennaio.2019, nr. 4).  

Novità 2024 per il Reddito di Cittadinanza:

Cosa cambia nel Reddito di Cittadinanza

Il punto più importante di questa nuova impostazione data dal Governo Meloni è che “la durata massima dell’erogazione del contributo economico del RdC “ è di sette mesi ed interessa esclusivamente  i percettori che possono lavorare;la scadenza – quindi - coincide con il 31.Luglio dell’anno corrente.  

A questa importante restrizione  sono esclusi  tutti i nuclei familiari aventi minori, persone disabili (vedi DPCM 5.Dicembre.2013, nr. 159) e persone di età pari o superiore ai 60 anni (ciò significa che il provvedimento NON riguarda i percettori di Pensione di Cittadinanza).  

I nuovi requisiti per il RdC riguardanti la formazione professionale e l'obbligo scolastico

Impatto delle nuove disposizioni sulla platea di cittadini interessati e gli importi erogati

La platea di cittadini che sono interessati dalle nuove disposizioni sono quindi i soggetti occupabili di età compresa fra i 18 ed i 59 anni i quali saranno inseriti in un corso di formazione o riqualificazione professionale della durata di sei mesi. In caso di mancata adesione o di mancato rispetto dell’obbligo di frequenza, il nucleo familiare di riferimento perde il diritto a percepire il RdC.

Attenzione è stata data anche a coloro che - in età compresa fra i 18 ed i 29 anno di età - non abbiano adempiuto all’obbligo scolastico (il fenomeno dell’abbandono della vita scolastica in Italia è preoccupante; la percentuale registrata dalle statistiche è superiore alla media europea!). Anche in questo caso la mancata iscrizione o frequenza è causa di cessazione dell’erogazione del RdC.

Con riferimento agli importi erogati, le modalità di accesso (ISEE), non sono stati al momento modificati Quanto detto in estrema sintesi deve essere integrato con una lettura completa della Legge 197 del 2022 (citata all’inizio).

L’Assegno di Inclusione

"Abolizione del Reddito di Cittadinanza nel 2024: Introduzione dell'Assegno di Inclusione"

E’ importante segnalare che proprio la Legge di Bilancio2022 ha previsto che nel 2024 si procederà all’abolizione del “reddito di cittadinanza” per tutti i beneficiari  istituendo però il c.d. Assegno di inclusione  il cui obiettivo è quello di dare un concreto segnale: “vogliamo creare un argine al fenomeno della povertà dando un sostegno alle fasce più deboli ed allo stesso tempo sviluppare una politica attiva di incentivazione al lavoro”.  

A conferma di questa volontà, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge 3.Luglio.2023, nr. 83 (che modifica il Decreto Legge nr.48 del 2023) il cui titolo è:“Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”.

Molte sono le disposizioni introdotte dal testo sopra citato, ma in particolare(non potendo citare tutti i punti e rimandando alla lettura della Legge):

    Introduzione dell’Assegno di Inclusione dal 1.Gennaio.2024.  

Questa forma di sostegno sarà distinguibile in due diverse categorie di nuclei beneficiari.

  1. Nucleo familiare in cui sono presenti soggetti con età superiore a 60 anni, con minori o con persone con disabilità. In questo caso i componenti il nucleo hanno diritto all’Assegno di Inclusione per la durata di 18 mesi, prorogabili per altri 12.
  2. 1.Nucleo familiare formato da persone occupabili che decadranno dal diritto all’erogazione qualora rifiutino una prima offerta di lavoro a tempo pieno o parziale con determinate caratteristiche.

Riflessioni sul "Reddito di Cittadinanza" e le iniziative del Governo

L'efficacia del "Reddito di Cittadinanza" e il dibattito politico in corso

Ecco, quindi, che ritorniamo all’inizio di questa esposizione. A parte ogni considerazione socio-politica che si vorrà dare alle iniziative prese dal Governo, sembra che non si sia abbandonata la via del sostegno ai disagiati, ne è cambiata la formula (Decreto Lavoro del 4.Maggio.2023, nr. 48 e sue modifiche) e si è ristretto il campo dei percettori pensando di dare uno stimolo all’occupazione.

Il tema che resterà aperto fra le polemiche è se il “Reddito di Cittadinanza” sia stato uno strumento efficace o meno. Quando,  però,  l’ex-Presidente dell’INPS afferma che dai controlli effettuati (se pochi o tardivi non è il caso e questo il luogo per commentare) si è manifestato un ‘risparmio’ di oltre dieci miliardi di euro, un interrogativo ce lo possiamo porre: “il Reddito di Cittadinanza” avrebbe potuto essere pensato in modo diverso?  

Non ci resta che aspettare gli esisti di questo dibattito politico, che non sarà breve ma che comunque poggia su qualcosa di già realizzato: Assegno di Inclusione e supporto per la formazione e per il lavoro.