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Cessione del Quinto Dipendenti Privati

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Anche in presenza di disguidi Finanziari
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 La  Cessione del quinto è una tipologia di finanziamento introdotta  in Italia nel 1950 con il DPR nr.180 per consentire, soprattutto ai dipendenti statali, di accedere ad una nuova forma di finanziamento anche in presenza di disguidi  finanziari. La Cessione del quinto stipendio oltre ad essere un nuovo sistema di accesso al credito si basa su un principio piuttosto semplice. L’Istituto Finanziario che eroga il prestito recupera la rata concordata direttamente con una trattenuta in busta paga fino al completamento dell’intero rimborso “capitale” più “interessi dovuti” . Qualcuno potrebbe pensare che in fin dei conti cambia poco rispetto ad un Prestito Personale, in effetti le differenze ci sono.

Differenza tra un Prestito Personale ed una Cessione del Quinto:

Una delle differenze sostanziali tra il prestito e la cessione del quinto è  la modalità di approccio o meglio, la valutazione che l’Istituto/Banca  pone nei riguardi del  consumatore finale. Nel primo caso, ovvero “il prestito personale”, l’analisi è focalizzata  nella  verifica di sostenibilità dell’importo richiesto attraverso l’utilizzo di banche dati, cito la più amata/odiata CRIF, a cui si va ad aggiungere la finalità del bene o servizio che il consumatore finale vuole finanziare. Ovviamente la mia vuole essere una semplificazione del processo di erogazione di un prestito da parte di un’Istituto Finanziario; tuttavia per un dipendente privato che vuole richiedere un prestito è bene abbia tenere a chiare mente queste piccole considerazioni.   

Prestito respinto?

Prestito rifiutato? Chissà a quanti di voi  sarà capitato di effettuare una richiesta di finanziamento che e, purtroppo che la stessa  non sia stata accolta.

Ancora più fastidioso è non saperne il motivo (che tuttavia potresti scoprire).  Proprio per questo  motivo la Cessione del quinto per dipendenti privati è la  soluzione immediata per ottenere liquidità  e magari, dove possibile riconsolidare i propri debiti.  

Ciò premesso, immagino,  vi starete domandando: ma con questa  ‘cessione del quinto per dipendenti privati’ che importo massimo posso ottenere? 

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Flavio è un brillante operaio e lavora nella sua Azienda da circa 8 anni con un contratto a tempo indeterminato. Purtroppo in passato qualcosa è andato storto ma adesso le cose vanno meglio e vorrebbe ottenere un nuovo prestito per cambiarsi la macchina ed ottenere liquidiità. Flavio ad Aprile ha festeggiato il suo 45 esimo compleanno.
Ci ha contattati ed ha firmato il suo contratto tramite smartphone senza  togliere tempo al suo lavoro ai suoi cari ed al suo tempo libero.  In 7 giorni lavorativi abbiamo erogato sul suo conto personale 15000,00 euro

Proposta di Finanziamento

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CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO-TIPO DI CONTRATTO
È un prestito personale, non finalizzato, destinato a lavoratori dipendenti (sia pubblici sia privati), che si attua mediante cessione di quote fino ad un quinto dello stipendio netto mensile, per un periodo massimo di 120 mesi. Il rimborso del prestito ha luogo mediante trattenute mensili di importo costante sulla busta paga da parte del Datore di Lavoro, che provvede poi a versarle al Finanziatore. La cessione viene contratta pro solvendo e pertanto il Consumatore non è liberato dal suo debito nei confronti del Finanziatore se il Datore di Lavoro non versa le rate di rimborso. Il prestito è regolato dagli artt. 1260 e seguenti del codice civile, dal D.P.R. 5/1/1950 n. 180 e successive modifiche e dalle relative norme di attuazione, dalle disposizioni del capo II del titolo VI del D.lgs. 1 settembre 1993, n. 385 (testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, TUB) e da quelle previste ai sensi della sezione VII e della sezione VII-bis del Provvedimento della Banca d’Italia del 29 luglio 2009 (Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari a clienti), come successivamente modificate.

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