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PRESTIN​O IN​PS

Cessione del Quinto

I prestiti pensionati e cessione del quinto online sono dei Prestiti che il Pensionato può ottenere da un Istituto di Credito e rimborsare attraverso un addebito automatico che l'INPS/INPDAP effettua sulla sua Pensione. Il prelievo non può superare un quinto dell'importo mensile della pensione.

Cosa deve fare il Pensionato: PRESTITI PENSIONATI

Per ottenere un Prestito con Cessione del Quinto, il Pensionato deve prima richiedere la comunicazione di cedibilità della Pensione: un documento in cui viene indicato l'importo massimo della rata ​del Prestito. Nel caso in cui il Pensionato, per la stipula del contratto, si rivolga ad un Ente Finanziario convenzionato con l’INPS, la comunicazione di cedibilità verrà elaborata direttamente dalla Banca/Finanziaria attraverso un collegamento telematico con l’Istituto stesso, e i tassi di interesse applicati al contratto di Prestito saranno più vantaggiosi. (Italcredi opera in convenzione)

Prestiti ai Pensionati, come si calcola la rata:

Poiché il Pensionato può cedere fino a un Quinto della propria Pensione, la rata dipende dall'importo della Pensione stessa. L'importo cedibile è calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, e in modo da non intaccare l'importo della Pensione minima stabilito annualmente dalla legge. Per questo motivo i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di Cessione. Nel caso si sia titolari di più pensioni cedibili, il calcolo si effettua sull’importo totale delle pensioni.

La Pensione UN SOGNO DI UNA VITA 

C’è da comprendere i due diversi stati d’animo. Probabilmente tutto dipende da mille altre circostanze: la famiglia più o meno accogliente, il reddito più o meno sufficiente e tant’altro. Tuttavia, nonostante l’importanza del momento è fondamentale – per chi va in pensione – non immaginare di essere un naufrago che si trova improvvisamente sulla spiaggia di un’isola deserta. La Pensione è pur sempre una scialuppa. Potrà non essere larga e comoda, non potrà essere di prima classe, ma è pur sempre un mezzo per continuare a navigare senza avere il timore di naufragare. E’ questa la sfida che deve affrontare il mio Amico così come tutti coloro che si avvicinano all’ultimo giorno di lavoro.

Il mio Amico forse mi avrà fatto quella confidenza senza aver avuto l’intenzione di chiedere alcun consiglio. Sarebbe troppo intimo entrare nel suo mondo, dover magari conoscere a fondo i suoi problemi economici e non. Ma per certo l’amicizia può esprimersi anche attraverso un aiuto verbale (ovvero, morale) tanto per proseguire la conversazione. Allora il mio sforzo maggiore dovrà essere quello di far riflettere il mio Amico sulla inevitabilità del raggiungimento del limite di età (nessuno può fermare il Tempo) oltre il quale non si può andare sia per disposizioni di legge (l’anagrafe e le norme non possono aiutare a nascondere la realtà), che per volontà o capacità di continuare.

E’ utile ascoltare ed è altrettanto importante discutere su questi argomenti. Però forse è inutile  fare con lui dei calcoli sugli anni di anzianità e sui  periodi contributivi stando così in piedi lungo un marciapiede o seduti al telefono. Ci vuole molta attenzione quando si parla di norme o regolamenti. E’ inutile continuare ad arrovellarsi con lui sulla ‘giustezza’ del Decreto Salva-Italia (Legge Fornero) che verosimilmente ha salvato l’Italia ma ha affondato una generazione di lavoratori (questo lo diremo fintanto che, ormai passati tanti anni, le generazioni che avevano preceduto questa Legge si saranno dimenticati di di esser stati ‘fortunati’  (sistema retributivo) e le generazioni successive avranno smaltito la loro rabbia e delusione abituandosi alla fine al nuovo sistema (sistema contributivo). Parlare di tutto questo sarebbe come rimpiangere la propria gioventù; tanto non tornerà mai. Però, per amicizia si può anche ascoltare e commentare.

Se voglio essere un vero amico debbo, quindi, cercare di fargli accettare l’idea che sì, è vero che lui deve smettere di lavorare ma non è vero che con questo la sua capacità di partecipare ancora attivamente alla vita della sua famiglia sia finita. La Pensione è un Tesoro che lui, a fronte di molti anni di sacrifici, ha costituito depositandolo, anno dopo anno, in quella ‘banca virtuale’ ed in essa c’è il suo futuro. E’ vero che quella banca nel 2011 ha subìto un furto (questa battuta non potevo proprio evitarla ed il mio Amico l’apprezzata sorridendo), ma il Tesoro accumulato ha resistito ed è ora su quello che lui può poggiare la sua capacità di concorrere a dar vita al suo futuro. Non deve rinunciare ad una macchina nuova, non deve rinunciare ad un viaggio e se non sono queste o altre le piccole soddisfazioni che si vuole e si deve togliere, c’è pur sempre la necessità di sostenere la propria famiglia perché i bisogni mutano,  sembrano crescere come crescono i figli; i bisogni talvolta sono improvvisi.